Quando meno te l’aspetti la vita ti riserva occasioni inimmaginabili per vivere esperienze inattese. È quello che mi è accaduto qualche giorno fa, quando ho avuto l’occasione di tornare per qualche ora dietro i banchi di scuola. L’occasione è arrivata a causa dell’esigenza di sostituire mia moglie nell’accompagnare nostro figlio ad una visita didattica al “Museo nazionale dell’alto medioevo”.
Le insegnanti, infatti, avevano già chiesto alcune settimane fa supporto a mia moglie, per accompagnare il ragazzino in questa prima uscita didattica. Noi, non senza qualche perplessità a dire il vero, avevamo comunque acconsentito, il ragazzo è nuovo nella scuola e le professoresse non si sentivano sufficientemente tranquille ad accompagnarlo da sole in giro per Roma, utilizzando tra l’altro esclusivamente i mezzi pubblici.
Giunti però alla vigilia di questo importante evento, mia moglie è stata convocata per una importante chiamata lavorativa, ed ecco che sopraggiungo io, forte dei permessi ex legge 104, a sostituirla in questa “storica impresa”.
Mai scelta è stata più felice, ho avuto modo di passare una mattinata incantevole con mio figlio, con i suoi compagni di classe, con le professoresse di italiano e di sostegno, e con l’assistente educativo comunale. Durate tutta la durata di questo evento mi sono sentito incantato e ammirato, al pari degli altri piccoli scolaretti. Questa mattinata trascorsa in mezzo a un incantevole gruppo di “piccoli scalmanati” mi ha regalato alcuni momenti di pura gioia, e la vitalità di questo bel gruppo di ragazzini mi ha irresistibilmente contagiato.
Grazie a questa occasione ho avuto modo di constatare di persona quanto siano eccezionali i compagni di classe di M. e come lo abbiano perfettamente integrato nel gruppo classe. Ho visto confermare in quest’occasione uno dei miei vecchi convincimenti: la presenza di un ragazzo con autismo all’interno di una classe di neuro tipici è una ricchezza per tutto il gruppo classe, dando la possibilità a ognuno di confrontarsi con la diversità e con le differenti modalità di funzionamento della mente umana.
Per questa ragione mi trovo oggi a ringraziare le docenti, grazie a loro ho vissuto una fantastica, e inattesa, mattinata di maggio. Ma più di tutti il mio ringraziamento non può non andare che a questo splendido gruppo di ragazzi, che mi hanno veramente donato attimi di felice spensieratezza.
Grazie ragazzi della 1° C dell’IC Tacito Guareschi.