Il mio nome è Pietro, sono l’ideatore e il curatore di Diccauaua.it. Nato a Catania nel 1969, ho già visto trascorrere 45 primavere. Vivo e lavoro a Roma.
Io e Anna, siamo genitori di un ragazzo con Autismo.
È dal mese di maggio del 2005, che questa oscura patologia è divenuta una presenza costante nel nostro ménage familiare. Essa ha totalmente occupato i nostri pensieri e – oserei dire – anche la nostra anima. I primi tempi ci hanno visto correre alla disperata ricerca della soluzione portentosa. Come tanti anche noi abbiamo investito parecchie risorse inseguendo diete, integratori, stimolazioni e quant’altro immaginavamo in grado di produrre l’auspicato miracolo. Purtroppo nulla di soprannaturale è mai avvenuto.
Lungo e faticoso è stato il percorso, che all’epoca immaginavamo potesse condurci solamente a due mete: o alla più completa disperazione, oppure ad una nuova consapevolezza. Ma è stato proprio mentre lo percorrevamo, che è nata una precisa convinzione, la prima delle due mete non esisteva. Troppe erano le cose da fare, e troppo poco il tempo per poterci abbandonare alla disperazione. Ci accorgemmo allora che quella via, dura e tormentata, che assomigliava quasi ad un cammino iniziatico, ci stava portando verso nuovi e inattesi traguardi.
Quasi due lustri sono trascorsi ormai da quell’evento nodale, dove la nostra storia familiare ha bruscamente deviato, e dove forse in fondo siamo diventati più umani di prima. Mi volto indietro e vedo che tanta strada abbiamo fatto; tanta ce ne sarà ancora da fare. Ma intanto questo percorso ha lasciato in noi qualcosa; qualcosa che ci ha reso diversi – forse migliori – ma comunque consapevoli. Lo sguardo di nostro figlio comunica molto più delle parole, e l’empatia che produce ha in se qualcosa di magico. Egli ci ha comunicato un nuovo scopo di vita, che si realizza nel servizio, nell’amore, nel coraggio e nella consapevolezza. Nostro figlio ci ha fatto scoprire una nuova prospettiva da cui osservare il mondo.
Questo blog vorrebbe diventare un luogo dove raccontare le nostre riflessioni sull’autismo, e sulle concrete implicazioni che la vita con un ragazzo autistico comporta nel vissuto quotidiano.
Non smetteremo comunque mai di ringraziare nostro figlio, per tutto ciò che quotidianamente riesce a donarci.